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Implantologia a carico immediato

Implantologia a carico immediato

Ho messo un impianto a carico immediato sul 14 con provvisorio

Ho messo un impianto a carico immediato sul 14 con provvisorio. Dopo 15 gg. mentre masticavo ho sentito che il dente anteposto all'impianto spingeva verso il centro dell'arcata. Recatomi dal dentista dopo ripetute radiografie non notava segni di difetti. In realta' anch'io non notavo movimenti dell'impianto. Dopo una verifica manuale della stabilita' dell'impianto mi diagnosticava una sospetta infezione prescrivendomi augmentin per 7 gg., mettendomi una vite di guarigione. E' giusta la prassi? L'impianto e' recuperabile lasciandolo a riposo per 20 gg. o conviene sostituirlo? Se lo sostituisce e' doloroso e quanto tempo devo aspettare ancora dato che esteticamente non e' proprio un bel vedere?
 


Gentile Umberto, è probabile che l'impianto forse a causa del tipo di osso non abbia raggiunto la giusta stabilità e pertanto il suo dentista abbia deciso di mettere a riposo l'impianto evitando carichi occlusali con una vite di guarigione. Chiaramente sono ipotesi senza alcun elemento circa la situazione. La invito a rivolgersi al suo dentista per qualsiasi dubbio.Solo lui è in grado di rispondere conoscendo la sua situazione. Cordialmente
Dott. Tersandro Savino
Tivoli (RM)
 

Caro signor Umberto, no non è giusta prassi e tutto mi sembra così provvisorio e superficiale da lasciarmi allibito! L'infezione di cui parla il suo Dentista non ci deve essere in un impianto appena inserito e neanche nei denti vicini. Nel primo casop si tratterebbe di perimplantite, nel secondo caso di Parodontite. Quest'ultima la si sarebbe dovuta diagnosticare e curare prima di fare implantologia. Se invece fosse una perimplantite allora l'impianto o meglio il sito osseo in cui è stato fatto l'impianto non era nelle condizioni di qualità ossea o quantità ossea da poterlo ricevere e si sarebbe dovuto procedere alla terapia preimplantologica! Gli impianti non si mettono così a "scommessa" e a "caso" ma sono preceduti da uno studio accurato preimplantologico! Si faccia spiegare bene la natura e le cause dell'infezione e le cause della spinta in senso mesio palatale nei confronti del canino! Poi è stato informato adeguatamente su tutto? Direi di no ed è dovere del Dentista farlo!Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari.
Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)
 

Gentile Paziente, da quello che lei descrive, potrebbe sicuramente trattarsi di una Perimplantite da sovraccarico durante i movimenti masticatori... questo può succedere, quando si effettua il carico immediato, ma soprattutto, quando non si è ottenuta una buona stabilità primaria, fase importante per la successiva Osteointegrazione con l'impianto inserito. Comunque sia, sarebbe stato saggio inserire da subito la trasmucosa di guarigione, e lasciare il giusto tempo necessario per una dovuta osteointegrazione, che di solito nel mascellare superiore richiede dai 4-6 mesi di tempo. Una videoradiografia endorale potrà sicuramente dare una esatta diagnosi di quello che si è verificato. Cordiali saluti Dr. Tommaso Giancane
Dott. Tommaso Giancane
Noci (BA)
 

Egregio paziente, concordo nel fatto che possa trattarsi di una perimplantite, dovuta al carico immediato probabilmente per la non perfetta stabilità primaria dell'impianto stesso, ovviamente è difficile dirlo con certezza senza disporre di una Rx. Se non c'è buona stabilità primaria mi sembra difficile che questa possa venire recuperata, ma tentare non nuoce, se non dovesse funzionare, bisognerà rimuovere l'impianto e posizionarne uno nuovo, valutando correttamente lunghezza, diametro e tipo di impianto.Al di là di tutto sono cose che possono capitare anche con una corretta valutazione prechirurgica, una certa percentuale di insuccesso per quanto bassa è comunque sempre presente e non sempre imputabile con certezza ad un qualsivoglia fattore. Sono convinto che il suo dentista abbia operato al meglio e saprà risolvere il caso, o proporle un'alternativa comunque valida dal punto di vista protesico e quindi in senso funzionale ed estetico! Distinti Saluti Dr.Paolo Formenti
Clinica dei dottori Molinari W. e Formenti P
Monza (MB)
 

In effetti, è bene distingure fra il problema al dente precedente e l'impianto post-estrattivo. Nel caso di parodontite al dente precedente, è, come dice il dott. Petti, un problema che bisognerebbe affrontare prima dell'intervento implantare... Nel caso, piu' probabile, di peri-implantite (visto che riferisce aumentata mobilità dell'impianto), il problema è maggiore. Uno dei rischi principali dei post-estrattivi (come dice il collega Formenti, una percentuale di rischio nei post-estrattivi si ha comunque, indipendentemente dalla qualità dell'intervento) è quello di non ottenere una buona stabilità primaria dell'impianto, quindi sofferenza implantare, infiammazione, ulteriore riassorbimento osseo, ed aumentato rischio perdita impianto. E' corretto lo scarico occlusale totale, applicando vite di guarigione, e la terapia antibiotica di supporto. Sarà il suo dentista a valutare se la situazione migliorerà (l'impianto si stabilizza, ed, in futuro, può essere nuovamente caricato) oppure, nella peggiore delle ipotesi, rimozione impianto - attesa di quattro mesi (nel frattempo può mettere un Maryland provvisorio - successivo intervento!
Dott. Giulio Sbarbaro
Zocca (MO)

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